Premessa – Prende forma il progetto innovativo messo in piedi dall’Ente previdenziale dei CdL (ENPACL), mirato a realizzare una comunicazione periodica rivolta ai propri iscritti, nella quale sono raccolte le informazioni necessarie per consentire a ciascun Consulente del Lavoro di poter essere artefice del proprio futuro pensionistico. Attraverso tale progetto, attualmente unico in Italia, l'obiettivo di comunicare annualmente a ogni iscritto il proprio montante contributivo e, soprattutto, la decorrenza e la stima della futura pensione. L'iniziativa verrà presentata nell'ambito del prossimo Festival del Lavoro, che si terrà a Fiuggi dal 25 al 28 giugno e vedrà la partecipazione di esponenti del mondo politico e accademico.
Pensione ad hoc – Si tratta di un’assoluta novità sull’intero territorio nazionale e rappresenta un vantaggio non di poco conto. Infatti, in base alle informazioni ricevute, sarà possibile per ciascuno effettuare scelte consapevoli e migliorare, attraverso il risparmio previdenziale, l'adeguatezza del futuro reddito pensionistico. Il sistema previdenziale della Categoria, infatti, mette a disposizione la modularità della contribuzione: ogni anno, in funzione della propria capacità di risparmio, ciascun iscritto può decidere su base volontaria se e in che misura incrementare i versamenti contributivi per aumentare il proprio montante. In base al metodo di calcolo contributivo, infatti, molteplici fattori concorrono a determinare la rendita previdenziale: il principale è l'entità dei contributi effettivamente versati.
Stima pensionistica – È chiaro che, essendo una stima del futuro assegno pensionistico, l’ammontare della pensione futura va preso con le dovute cautele, ossia considerando un margine di variazione derivante dal mutare delle condizioni assunte per la valutazione (andamento reddituale, variazione del gettito contributivo, ecc.). Ciò nonostante, è fondamentale poter disporre di tale proiezione, in quanto la simulazione dell'entità della pensione che si percepirà, in base alle possibili età di pensionamento, è utile all'interessato per prendere in maniera consapevole le decisioni necessarie a programmare nel tempo quanto risparmio indirizzare al proprio futuro pensionistico.
Busta arancione - La comunicazione inviata al consulente si presenta in una busta di colore arancione che va ad integrare il sistema di informazione personalizzata e di simulazione che l'Ente mette già a disposizione di ciascun iscritto attraverso l'apposito portale.
Disposizione mai attuata – Il progetto messo in campo dall'ENPACL, in realtà, trae origine da iniziative già adottate a livello europeo. La prima nazione è stata la Svezia che, negli anni '90, ha iniziato ad inviare ai lavoratori una busta, appunto di color arancione, contenente le loro stime pensionistiche. In Italia invece, con la riforma “Dini” del 1995, che ha introdotto il metodo contributivo in Italia, si prevedeva già che l'INPS inviasse periodicamente una informazione analoga a ciascun iscritto. Disposizione mai attuata. A riaccendere i riflettori sul tema era stato, nel dicembre 2011, il decreto "Salva Italia", che recava un preciso riferimento proprio all'informazione previdenziale. In base a detta normativa, i lavoratori italiani devono ricevere annualmente la comunicazione della loro posizione previdenziale, sia per facilitare la stima della prestazione futura sia per valutare l'opportunità di procedere ad altri tipi di accantonamenti. Il progetto dell'ENPACL, dunque, si inserisce in un contesto internazionale e nazionale finalizzato a diffondere cultura previdenziale, per rendere più attivo il rapporto tra l'iscritto e il proprio ente previdenziale.
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