24 gennaio 2013

Premi di produttività 2013. Detassazione più ampia

Firmato il DPCM che consente di applicare l’aliquota del 10%, fino a 2.500 euro, sui premi di produttività. Mentre il limite di reddito sale fino a 40.000 euro
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa - Ampliata la platea dei destinatari della detassazione dei premi di produttività per l’anno 2013. Infatti, sale da 30.000 euro a 40.000 euro il tetto di reddito (percepito nel 2012) per beneficiare della detassazione agevolata al 10% del premio di produttività. A stabilirlo è il decreto firmato martedì scorso dal presidente del Consiglio, Mario Monti, di concerto con il ministro dell'Economia, che stabilisce i criteri per le intese alle quali si applicherà l'aliquota agevolata. Al riguardo, si rammenta che tale misura resta ancora in forma sperimentale per l’anno 2013.

Detassazione 2013
–È stata finalmente accolta la richiesta delle parti sociali di alzare, da 30.000 euro a 40.000 euro lordi, il limite massimo di reddito entro il quale i lavoratori appartenenti al settore privato, nonché i titolari di reddito da lavoro dipendente, possono applicare l’imposta sostitutiva del 10% sui salari di produttività. Resta immutato inveceil valore del premio oggetto della detassazione, fissato in 2.500 euro per ciascun dipendenti.Cambia, però, l’ambito delle retribuzioni che rientrano nel beneficio. Il riferimento è, innanzitutto, alla contrattazione di secondo livello. Oltre che le voci retributive che fanno specifico riferimento a indicatori di produttività, redditività e competitività, potranno essere detassate le voci che vanno a premiare misure volte a disciplinare l’organizzazione dell’orario volta a migliorare l’utilizzo degli impianti e, più in generale, la flessibilità della produzione. Parimenti, potrà essere inclusa nel plafond la retribuzione premiale della distribuzione flessibile dei periodi feriali per la parte eccedente le due settimane strettamente vincolate, per il godimento, dalle norme vigenti. Un terzo intervento, che potrà beneficiare della minor tassazione, va a toccare il sistema informatico e la sua compatibilità con i diritti dei lavoratori a non vedere controllata con sistemi di videosorveglianza la propria attività lavorativa. Anche la fungibilità delle mansioni in funzione della miglior produttività potrà essere oggetto della contrattazione che porti al beneficio fiscale. Non sarà più detassato, invece, il mero ricorso a istituti disciplinati dalla contrattazione collettiva nazionale, quale il lavoro straordinario e quello notturno che fanno parte delle ordinarie previsioni contrattuali.

La copertura finanziaria - Sul versante dei finanziamenti, va ricordato che la recente “Legge di Stabilità 2013” ha stanziato complessivamente 950 milioni (per l’anno 2013) e 400 milioni (per l’anno 2014).Tuttavia, l’onere non può essere superiore a 600 milioni di euro per l'anno 2014 e a 200 milioni di euro per l'anno 2015.

Monitoraggio – Importanti disposizioni sono state emanati anche in merito alle procedure di monitoraggio e per la verifica di conformità degli accordi. A tal fine, infatti,i datori di lavoro dovranno depositare i contratti presso la Direzione territoriale del lavoro entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione, allegando un'autodichiarazione di conformità. Sarà poi il Ministero del Lavoro a provvedere alla raccolta e al monitoraggio dei contratti depositati. Entro il 30 novembre governo e parti sociali si confronteranno per valutare se queste intese sono servite a conseguire gli obiettivi di aumento della produttività.

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