11 dicembre 2012

Programma A.M.V.A. Contributo in scadenza

Entro il 31/12 i datori di lavoro possono richiedere il contributo di 4.700/5.000 euro previsto dal programma A.M.V.A. per l’assunzione di apprendisti
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Tempi stretti per richiedere il bonus apprendisti previsto dal programma A.M.V.A. Infatti, il prossimo 31 dicembre i datori di lavoro che intendono assumere apprendisti nelle aziende o negli studi professionali possono godere di un particolare incentivo economico di 4.700 euro o 5.500 euro (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale).

Il programma A.M.V.A. – Si tratta di un programma promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali lo scorso 11 novembre 2011, attuato da Italia Lavoro S.p.a., con il contributo del Fondo Sociale Europeo. Mediante tale programma il Ministero intende promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, al fine di incrementare i livelli occupazionali dei giovani nel mercato del lavoro italiano e si realizza attraverso due linee di intervento: un’azione volta a coinvolgere Stato, Regioni, Servizi per il lavoro, Associazioni di Categoria e Imprese; la promozione di strumenti per favorire la formazione sul lavoro e l’inserimento occupazionale in sinergia con la Rete di attori costituita proprio grazie all’azione di sistema.

Il contributo – Come precisato in premessa, l’erogazione del contributo corrisponde a: 5.500 euro per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato per la qualifica professionale a tempo pieno; e 4.700 euro per ogni soggetto assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere a tempo pieno.

Le tipologie di apprendistato interessati - I cospicui contributi messi a disposizione (€ 78.150.700) riguardano assunzioni da effettuare con contratti stipulati a partire dal 30/11/2011 relativamente alle seguenti tipologie di apprendistato attualmente regolate dal nuovo T.U. sull’apprendistato (art. 3 e 4 del D.Lgs. 167/20101): per la qualifica e per il diploma professionale (risorse pari a € 27.104.000), in tutti i settori di attività, anche per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione, e riguarda giovani che hanno compiuto 15 anni e fino al compimento del 25 anno di età. La durata del contratto è determinata in base alla qualifica o al diploma da conseguire e non può in ogni caso essere superiore, per la sua componente formativa, a tre anni ovvero quattro nel caso di diploma quadriennale regionale; professionalizzante o di mestiere (risorse pari a € 51.046.700) per il conseguimento di una qualifica professionale a fini contrattuali che riguarda i soggetti di età compresa tra i 18 anni e fino al compimento del 29° anno di età. Per i soggetti in possesso di una qualifica professionale, conseguita ai sensi del D.Lgs. 226/2005, il contratto di apprendistato può essere stipulato a partire dal 17° anno di età.

I requisiti – Possono ottenere i suddetti contributi esclusivamente i datori di lavoro privati che abbiano la sede operativa presso cui è operata l’assunzione sul territorio nazionale e che assumano giovani con contratto di apprendistato. Inoltre, è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti: non aver cessato o sospeso la propria attività; essere in regola con l’applicazione del CCNL di riferimento; essere in regola con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili; essere in regola con il versamento degli obblighi contributivi e assicurativi; non aver riportato condanne che comportino l’interdizione anche temporanea dai pubblici uffici; non trovarsi sottoposti a procedure per fallimento o concordato preventivo; essere in regola con quanto previsto dalle normative regionali rispetto a tipologie contrattuali e obblighi formativi previsti dal contratto di apprendisti; non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dagli Orientamenti comunitari per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà; non essere incorsi, negli ultimi 10, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nella gestione di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici.

Le domande - Per ottenere il contributo in questione, le imprese (compresi gli studi professionali) devono presentare apposita domanda di riconoscimento all’indirizzo internet: http://amva.italialavoro.it. Al riguardo, è doveroso precisare che tra i documenti obbligatori da allegare alla domanda vi è anche il certificato di iscrizione alla Camera di commercio. Gli studi professionali, invece, devono produrre apposita dichiarazione sostitutiva (D.P.R. n. 445/2000), in cui si dichiara di non essere soggetto all’iscrizione alla CCIAA.

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