16 settembre 2014

Sicurezza. Semplificata la redazione del POS

Facilitati gli adempimenti formali per la redazione delle pratiche negli appalti

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – D’ora in poi, redigere il piano operativo di sicurezza (POS) non sarà più un problema. Infatti, in attuazione del Decreto del Fare dell’anno scorso (D.L. n. 69/2013), sono state semplificate le pratiche sulla sicurezza del lavoro negli appalti. L’agevolazione in favore degli operatori, in particolare, consiste in una sostanziale semplificazione dei seguenti modelli attualmente in uso: POS (Piano operativo di sicurezza) da parte delle imprese; PSC (Piano di sicurezza e di coordinamento) e del FO (Fascicolo dell'opera) da parte dei coordinatori per la progettazione e, infine, del PSS (Piano di sicurezza sostitutivo del Psc) da parte dei committenti. La novità arriva per mezzo del Decreto Interministeriale (Lavoro-Trasporti- Salute) del 9 settembre 2014, pubblicato la settimana scorsa in Gazzetta Ufficiale.

Sicurezza negli appalti – Nel dettaglio, stiamo parlando degli adempimenti previsti dal T.U. sulla Sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008), Titolo IV (Cantieri temporanei e mobili), ossia qualsiasi lavori di costruzione, di manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o di equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro; nonché i lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, e il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o ingegneria civile.

Modelli semplificati - Come accennato in premessa, l’agevolazione arriva per mezzo del Decreto del Fare (D.L. n. 69/2013 convertito dalla L. n. 98/2013), che dopo un anno vede la sua attuazione mediante l’inserimento dell’art. 104-bis al T.U. Sicurezza. La norma, in particolare, tocca ben quattro modelli che interessano la sicurezza del lavoro negli appalti, vale a dire:

• il Piano operativo di sicurezza (Pos), ossia il documento di valutazione dei rischi la cui redazione è obbligatoria da parte del datore di lavoro dell'impresa esecutrici dei lavori in un cantiere e con riferimento a ogni singolo cantiere presso il quale presti l'opera;
• il Piano di sicurezza e coordinamento (Psc), che è costituito da una relazione tecnica e da prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare e alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, nonché la stima dei costi;
• il Fascicolo dell'opera (Fo), la redazione cui redazione non è obbligatoria per le opere di manutenzione ordinaria. Essa deve contenere, tra l'altro, le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori;
• il piano di sicurezza e coordinamento (Pss), la cui redazione è obbligatoria da parte dell'appaltatore quando il Psc non sia previsto ai sensi del T.u. sicurezza.

Si rammenta, infine, che i modelli da utilizzare sono allegati al decreto, e dopo 24 mesi dalla sua entrata in vigore, si provvederà a effettuarne il monitoraggio, modificandone eventualmente i contenuti ove ciò si rendesse necessario.
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