A seguito del Referendum del 23 giugno con cui il Regno Unito ha deciso di uscire dall’Unione Europea, sono sorti innumerevoli dubbi da più parti in relazione alle conseguenze che una simile decisione apporterà, anche in riferimento ai regolamenti europei di sicurezza sociale. Ebbene, per dissipare ogni incertezze l’INPS (Messaggio n. 2936/2016) ha ritenuto opportuno chiarire che il
Regno Unito fa ancora parte dell’Unione Europea e continuerà a essere uno Stato membro UE fino a quando non sarà conclusa la procedura prevista dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea, in base alla quale:
- lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio Europeo;
- l'Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso, che viene concluso a nome dell'Unione dal Consiglio, il quale delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento Europeo;
- i trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica (salvo che il Consiglio Europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida all'unanimità di prorogare tale termine).
What now? – E ora? Quali sono i Regolamenti di sicurezza sociale a cui fare riferimento? Per ora, precisa l’INPS, non è cambiato assolutamente niente rispetto a prima; l’UK, semplicemente, si trova in una fase di graduale uscita dall’UE, durante la quale continuano a trovare applicazione i Regolamenti comunitari di sicurezza sociale (CE) n. 883 del 29 aprile 2014, come modificato dal regolamento (CE) n. 988 del 16 settembre 2009, e n. 987 del 16 settembre 2009.
I suddetti regolamenti, in particolare, si fondano sui seguenti
principi:
- parità di trattamento delle persone nei confronti delle legislazioni nazionali;
- unicità della legislazione applicabile;
- totalizzazione dei periodi assicurativi o di residenza negli Stati membri per il diritto alle prestazioni, per l’accesso all’assicurazione obbligatoria, facoltativa o volontaria nonché per l’ammissione ai benefici previsti da una legislazione nazionale;
- esportabilità delle prestazioni;
- assimilazione di prestazioni, redditi, fatti o avvenimenti .
Sul punto, si ricorda che non vincola il Regno Unito il Regolamento (UE) n. 1231 del 24 novembre 2010, che ha esteso ai cittadini dei Paesi terzi, ai loro familiari e superstiti, a determinate condizioni, i suindicati regolamenti comunitari. Pertanto, il Regno Unito continua ad applicare ai cittadini extracomunitari il regolamento n. 859/2003 e, quindi, i regolamenti n. 1408/71 e n. 574/1972 (Circolare INPS n. 51 del 2011, punto 7).
Continuano, quindi, ad applicarsi i regolamenti europei di sicurezza sociale. Solo all’esito del negoziato sull’uscita del Regno Unito dalla UE sarà possibile valutare se e in quale misura questi regolamenti saranno superati.
La voce dell’UE – Recepita la volontà dell’UK di volere uscire dall’UE, il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione, con cui è stato chiesto al Governo del Regno Unito di rispettare appunto il volere espresso dalla popolazione attraverso l'attivazione non appena possibile della procedura di recesso ex articolo 50 del Trattato UE.
Pensionati in UK - Per quanto riguarda i pagamenti delle pensioni INPS in Gran Bretagna, sono state chieste a Citi, la banca che per conto dell’INPS gestisce il servizio di pagamento all’estero, informazioni sulle possibili conseguenze della Brexit sulla regolarità dei pagamenti. La banca ha evidenziato che per i pagamenti eseguiti in sterline inglesi (si tratta della stragrande maggioranza) non sono ipotizzabili difficoltà, a parte la presumibile volatilità del cambio per un periodo di tempo non stimabile. Per i pagamenti fatti in euro, continuerà ad essere utilizzato il canale in uso e non è assolutamente presumibile che le banche inglesi decidano di chiudere la loro connettività alle stanze di compensazione in euro.
Non serve il passaporto - Non vi sono modifiche al momento neanche sul fronte della documentazione per entrare nel Regno Unito. I cittadini italiani in Gran Bretagna continuano anche a godere della copertura sanitaria. Per il futuro, questi aspetti dipenderanno dal tipo di accordo che Regno Unito ed Unione Europea raggiungeranno all’esito della procedura di recesso.