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Premessa – I soggetti che svolgono attività di “sottotitolaggio”, che consiste in prestazioni che originano dall’ingegno e dalla creatività, dovranno iscriversi – ai fini previdenziali – al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) in qualità di dialoghisti/adattori. Nel caso in cui invece, l’attività svolta dai “sottotitolatori” consiste nella mera immissione e digitazione dei sottotitoli per la televisione, il cinema, etc. – per individuare la gestione previdenziale in cui iscriversi – bisogna distinguere tra lavoratori subordinati o autonomi. I primi dovranno iscriversi al su citato FPLS, mentre i lavoratori autonomi nelle apposite Gestioni istituite presso l’Istituto (Gestioni previdenziali dei Lavoratori Autonomi, Gestione Separata di cui all’art. 2, L. n. 335/1995). A chiarirlo è l’INPS con il messaggio n. 14708/2013, fornendo utili chiarimenti in ordine al corretto inquadramento, ai fini previdenziali, dei soggetti che svolgono attività lavorativa in qualità di “sottotitolatori”.
Tipologie di attività - Le attività poste in essere dai suddetti soggetti si sostanziano, essenzialmente, nelle seguenti tipologie: prestazioni che originano dall’ingegno e dalla creatività consistenti, in sintesi, nell’adattamento dei testi per la realizzazione del “sottotitolaggio”; prestazioni consistenti nella mera immissione e digitazione dei sottotitoli.
Dialoghisti/adattori – Le attività di cui al primo caso si estrinsecano, principalmente, nella realizzazione di didascalie per prodotti teatrali, lirici e audiovisivi, nella traduzione delle frasi degli attori con un linguaggio semplice e immediato, nel posizionamento dei testi redatti (solitamente nella parte bassa dell’immagine) seguendo il ritmo dei dialoghi e dei cambiamenti di scena, etc. Ciò detto, tali attività confluiscono nelle mansioni peculiari di una specifica tipologia di lavoratori già iscritta al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) quale, in particolare, quella dei dialoghisti/adattatori. Pertanto, i “sottotitolari” che svolgono le suddette attività hanno l’obbligo assicurativo presso il citato FPLS in qualità di dialoghista e adattatore cinetelevisivo e di audiovisivi, con codice qualifica “ivs 044”.
Immissione e digitazione dei sottotitoli – Qualora l’attività svolta dai “sottotitolatori” consiste nella mera immissione e digitazione dei sottotitoli per la televisione, il cinema, etc., i suddetti lavoratori non potranno essere iscritti al FPLS in qualità di dialoghisti/adattatori. In tal caso, infatti, risulta assente il profilo oggettivo necessario per integrare la categoria professionale di cui al citato codice qualifica “044”, che prevede, appunto, che la relativa attività si realizzi in prestazioni che originano dall’ingegno e dalla creatività dei soggetti che le pongono in essere. Ne consegue, quindi, che nel caso in trattazione, al fine di individuare, correttamente, la gestione pensionistica di riferimento, bisogna indagare la forma in cui si estrinseca lo svolgimento del relativo rapporto di lavoro. Nel caso di lavoratori che svolgono attività sulla base di un rapporto di natura subordinata, e il datore di lavoro rientri tra quelli codificati come imprese di spettacolo (imprese radiofoniche, televisive o di audiovisivi), la competenza assicurativa viene demandata al FPLS. Di contro, laddove il settore di appartenenza del datore di lavoro differisca da quello dello spettacolo vige l’obbligo assicurativo presso il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD). Con riferimento invece, ai lavoratori che svolgono l’attività sulla base di una delle diverse fattispecie di lavoro autonomo, ivi inclusa la prestazione professionale resa da soggetto titolare di partita Iva, l’obbligo di iscrizione ricade nelle apposite Gestioni istituite presso l’Istituto (Gestioni previdenziali dei Lavoratori Autonomi, Gestione Separata di cui all’art. 2, L. n. 335/1995).