La Fondazione Studi CdL, con la circolare n. 8 del 17 aprile 2014, ha analizzato la recente norma introdotta in merito al limite massimo di reddito percepibile dai lavoratori della P.A. (art. 1, c. 489 della L. n. 147/2013), avanzando al contempo un dubbio di incostituzionalità della stessa. Infatti, il limite del trattamento economico a carico delle P.A. – pari a 311.658,53 euro - potrebbe ledere il principio di uguaglianza, in quanto non si pone direttamente un tributo ma viene disposto un tetto massimo invalicabile ai trattamenti economici dei pubblici dipendenti in considerazione anche dell’ammontare dei trattamenti pensionistici percepiti, che, se superato, determina una idonea riduzione degli stessi. In effetti, evidenziano i CdL, viene richiesto un sacrificio ad una sola categoria di soggetti con uno strumento non pacificamente qualificabile come tributario.
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Stipendi P.A. Dubbio CdL (111 kB)
Stipendi P.A. Dubbio CdL - Lavoro & Previdenza N. 89-2014
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