22 dicembre 2021

La malattia dei professionisti è stata tutelata

Autore: Direttore Antonio Gigliotti
È stato approvato ieri al Senato, in sede di discussione del DDL Bilancio 2022, l’emendamento presentato dal Senatore De Bertoldi a tutela della malattia e dell’infortunio del professionista.

L’emendamento prevede lo stanziamento di 24 milioni di euro di coperture "in caso di ricovero del libero professionista in ospedale per grave malattia, o infortunio, o intervento chirurgico, ovvero in caso di cure domiciliari, se sostitutive del ricovero ospedaliero, che comportano una inabilità temporanea all'esercizio dell'attività professionale, nessuna responsabilità è imputata al libero professionista, o al suo cliente, a causa della scadenza di un termine tributario stabilito in favore della Pubblica amministrazione”.

Si tratta di una svolta storica per la nostra categoria che nel corso degli anni ha visto il proprio potere negoziale erodersi senza sosta di fronte al legislatore.

Un merito importante nell’iter di approvazione lo hanno avuto certamente gli interlocutori del Governo, ma lo ha avuto sicuramente anche la nostra collega Anna Imbruncè che attraverso la sua storia di dolore e morte ha saputo unire ben quattordici sigle sindacali in una lettera al Ministro del Lavoro per una accelerazione sul DDL malattia, poi trasformato intelligentemente nell’emendamento approvato ieri.

Senza contare l’importanza delle donazioni di oltre settecento professionisti che oggi permettono alla figlia di Anna, la piccola Giorgia, di poter ricominciare a studiare per potersi costruire un futuro migliore e che hanno consentito in questi due mesi di continuare a tenere alta l’attenzione su una tematica così sensibile come quella della salute di tutti i professionisti.

Anna Imbruncè attraverso la sua terribile storia da professionista, costretta a lavorare con un tumore terminale per evitare sanzioni ai propri clienti, ha saputo unire una categoria dilaniata da fazioni, insegnandoci quello che in realtà già sapevamo ma che non abbiamo mai avuto il coraggio di ammettere: quando si travalicano i personalismi e si mette in primo piano il bene della categoria, i professionisti hanno ancora un peso importante capace di farci raggiungere traguardi importanti.

Un grazie a tutti i senatori che hanno approvato questo emendamento è dovuto.
Tuttavia, seppure importante, quello raggiunto è solo un piccolo tassello per ridare dignità alla nostra professione e chi la esercita.

Con la stessa unione che ci ha spinto a superare le divergenze ed a combattere con tutte le nostre forse per il DDL malattia, ora dobbiamo lavorare fianco a fianco per una riforma dello scadenziario fiscale, una riduzione degli adempimenti, una riduzione degli oneri sempre più gravosi a carico del professionista, una calendarizzazione certa delle scadenze, una seria riforma della riscossione e della giustizia tributaria.

Anna Imbruncè ci ha insegnato che uniti possiamo tutto.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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