28 gennaio 2022
28 gennaio 2022

Ore 10:00 - Da febbraio sufficiente il green pass per gli arrivi dalla UE

Confcommercio

Cambia la regola per l’ingresso in Italia dei cittadini europei. La nuova ordinanza del Ministero della Salute contiene anche l’estensione dei corridoi turistici a nuovi Paesi.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza sugli arrivi dall’estero. In base al nuovo provvedimento, i viaggiatori provenienti dai Paesi dell'Unione Europea dovranno esibire all’ingresso nel nostro Paese soltanto il green pass. Dal primo febbraio non sarà dunque più necessario il tampone. L’iniziativa del ministro della Salute è una risposta all’appello lanciato dai commissari UE Stella Kyriakides (Salute e sicurezza alimentare) e Didier Reynders (Giustizia) ai Paesi europei che hanno introdotto "misure di contenimento dei viaggi supplementari nelle ultime settimane e che hanno reso i viaggi nel l'UE più complicati e meno pianificabili".

Con la stessa ordinanza sono state prorogate ed estese le misure sui corridoi turistici, il cui numero viene aumentato con l’aggiunta di Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (solo l'isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Nello specifico, il testo prevede che “il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all'estero nell'ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto (48) ore precedenti la partenza; se la permanenza all'estero supera i sette (7) giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco; prima di rientrare in Italia, nelle quarantotto (48) ore precedenti l'imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo; all'arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo. Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario”.

Fto: “un primo passo, ora il Governo si adegui alla Ue”
La proroga e l’allargamento dei corridoi turistici ad altre destinazioni sono un primo passo verso un progressivo e necessario ritorno alla normalità”. Così Franco Gattinoni, presidente di Fto, la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio. “Noi naturalmente auspichiamo che il prima possibile la regolamentazione dei viaggi internazionali agevoli maggiori aperture. D’altronde l’andamento pandemico e il livello di vaccinazioni raggiunto permettono, a nostro avviso, di muoversi fuori dall’area Ue/Schengen con più libertà, pur mantenendo tutti i presidi di sicurezza ancora necessari in questa fase”, continua Gattinoni.

D’altra parte, serve un cambio radicale di approccio e su questo terreno il governo italiano dovrebbe adeguarsi alla raccomandazione del Consiglio europeo - aggiunge il presidente Fto - secondo cui va abbandonata una regolamentazione basata sulle mappe regionali colorate in ragione dei livelli di contagio, eccettuate le aree rosso scuro, e bisogna invece passare a misure calibrate sullo status del singolo viaggiatore”. “Il ministro Speranza dovrebbe inoltre ascoltare la Ue che raccomanda agli Stati membri uniformità sulla validità del green pass a nove mesi, mentre la nostra normativa, che dal primo febbraio prevede una durata limitata a sei mesi per chi non ha ancora il booster, sta causando migliaia di cancellazioni di viaggi e presenze in Italia e sta creando ulteriori danni al comparto del Turismo organizzato”, chiude il presidente di Fto.

Fiavet: “in attesa dei ristori, una buona notizia”
"La decisione del Governo è una buona notizia". Lo dice Ivana Jelinic, presidente di Fiavet-Confcommercio, per la quale “in attesa dei futuri ristori, questo provvedimento ci sembra un primo passo avanti verso la normalità. Ci auguriamo che queste aperture si moltiplichino sempre di più avvicinandoci anche alle decisioni europee che sembrano orientate al controllo sul viaggiatore piuttosto che a una classificazione dei Paesi per colore in base ai contagi".
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