L’Istat diffonde regolarmente, attraverso il data warehouse I.Stat, dati sui flussi fisici dell’economia italiana (reg. EU 691/2011), coerenti con i dati economici di contabilità nazionale e perciò adatti all’analisi integrata economico-ambientale.
I dati diffusi si riferiscono in particolare ai flussi di materia a livello di intera economia. Gli indicatori aggregati di riferimento comprendono il consumo di materiale interno (DMC), l’input materiale diretto (DMI), il saldo della bilancia commerciale fisica (PTB), oltre all’estrazione interna di materiali (UMDEXT) e alle importazioni (IMP) ed esportazioni (EXP) di materiali da e verso l’estero.
Si diffonde inoltre su scala regionale l’indicatore di consumo di materiale interno (DMC), di import netto (PTB) e di estrazione interna di materia prima per macrocategoria (UMDEXT). Al livello regionale l’import netto è calcolato come differenza fra l’importazione di materia, proveniente dall’estero e dalle altre regioni, e l’esportazione, verso l’estero e le altre regioni italiane.
L’indicatore consumo di materiale interno (Domestic Material Consumption-DMC), che negli ultimi anni ha mostrato una leggera flessione, è calcolato come somma tra l’Estrazione interna di materiali utilizzati (biomasse, minerali non energetici e combustibili fossili) e il saldo della Bilancia commerciale fisica (PTB). Tale indicatore è utile per definire e monitorare le politiche per lo sviluppo sostenibile in contesti nazionali ed internazionali, per monitorare i materiali utilizzati internamente rilasciati nell’ambiente o accumulati in stock antropici, per misurare l’economia circolare e per misurare il benessere equo e sostenibile (BES).
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