La seconda settimana di aprile, in Cina, si apre con la caduta del prezzo del petrolio, causato principalmente dall'incremento dei casi da Covid-19 che ha costretto molte città importanti della nazione, in particolar modo Shanghai, alle chiusure forzate, compromettendo l’economia locale.
Il brent su 101.1 perde l'1.6% mentre il Witi del Texas su 92.2 dollari al barile, scende del 2%.
In Cina, le borse chiudono ai minimi intraday, comportando gravi perdite oltre che per la pandemia e ai vari lockdown, un ruolo nevralgico è giocato proprio dalla guerra in Ucraina.
Questo, ha provocato veri e propri problemi alla produzione e alle forniture a Shanghai, con l’indice composite del 2.62%, mentre quello di Shenzhen perde il 3.33%, corrispettivamente a 3.167,13 punti per la prima, 2.011,45 per la seconda.
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