Oggi è previsto il Consiglio dei Ministri il cui obbiettivo come riportato da alcune fonti, è quello di attuare i 45 obiettivi del Pnrr attraverso una serie di norme per appianare le difficoltà dei processi burocratici, ma oltre a questo, contempla anche misure per contrastare l’evasione fiscale.
Un primo punto su cui si sofferma il governo è la lotteria degli scontrini istantanei: con lo strumento della fattura elettronica estesa anche ai possessori di partite Iva nella flat tax, si incrementa la probabilità di riuscire ad ottenere ulteriori dati da poter intrecciare, ma per farsi che tutto proceda per il verso giusto, c’è bisogno dell’approvazione della maggioranza di governo.
Inoltre, insieme all’e-fattura, vi è anche la questione degli scontrini elettronici, su cui l’esecutivo vuole (ri)puntare, inserendo la vincita istantanea.
Il secondo punto verte sui pagamenti elettronici negati, che comporta una dura sanzione per coloro che non garantiscono questo servizio.
Il governo allora, per cercare di espandere il più possibile l'uso del Pos, anticipa al 2023 una sanzione fissa più del 4% della transazione per coloro i quali non garantiscono questa modalità di pagamento.
In questo modo il fisco rende trasparente tutte le transizioni avvenute con moneta digitale e, percorrendo questa strada, si cerca di mitigare anche l’evasione caratterizzata dall’esalazione di emissione di fatture, ricevute e scontrini.
Infine, tra una molteplicità di ipotesi vi è anche quello del 110 per cento il cui fine, verte proprio su una comunicazione precauzionale all’Enea.
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