Al termine della riunione del Consiglio direttivo, la BCE afferma quanto segue: Difendere la stabilità finanziaria, raggiungere la stabilità dei prezzi, sono queste le azioni principali e necessarie da perseguire.
Nella giornata di ieri, un segnale importante lasciando fermi i tassi d’interesse: quello principale rimane invariato, a zero, quello sui depositi -0.50%, a seguire 0.25% sui prestiti marginali.
Secondo alcune fonti, la BCE colpevolizza fortemente la guerra in Ucraina, la quale sta intaccando la fiducia dell’Eurozona con conseguenze negative, tra queste, l’arresto della domanda e della produzione dovuta proprio all’aumento dei prezzi energetici superiori al 45% rispetto ai livelli dell’anno precedente.
Ciò, in particolar modo nel breve termine, potrebbe intensificare ulteriormente, rispetto a quanto sta già avvenendo, un innalzamento dell’inflazione, che ad oggi ha raggiunto il 7.5% nell’Eurozona solo nel mese di marzo.
Nei mesi a venire, le decisioni di politica monetaria della BCE, afferma Christine Lagarde, saranno determinate dai dati economici, dall'evolversi del conflitto e, dall’altra parte, Francoforte dovrà garantire e mantenere opzioni, gradualità e flessibilità.
Si tratterebbe di un vero e proprio boicottaggio economico, il blocco delle importazioni di gas dalla Russia, è risaputo che avrebbe comportato delle conseguenze per l'Eurozona, ha affermato Lagarde.
E ancora, la Presidente della Bce, si sofferma anche sugli aumenti degli spread, dichiarando che a fronte di questo innalzamento, si adotterà la strategia della “flessibilità”, proprio come successe due anni fa e, ad oggi, si intraprenderà lo stesso percorso.
Infine, sottolinea, come la BCE è pronta ad utilizzare ed a creare qualsiasi strumento supplementare per raggiungere e avere tutta la flessibilità necessaria, nel caso potesse servire.
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