Previsti altri fondi per il nuovo decreto anti-rincari energetici, con coperture che necessitano somme sopra i 5 miliardi. Un decreto che mira a sgravare soprattutto le imprese, da discutere al prossimo Cdm giovedì, proprio a ridosso dell’incontro internazionale sulle medesime misure. Si attendono, per le misure definitive, i dati finali dell’extragettito sull’Iva di agosto, contando su un trend in linea con quello di luglio. A queste risorse andranno aggiunti eventuali residui di bilancio e fondi recuperati dall’acconto degli extra profitti energetici dopo la scadenza di giugno, che potrebbe portare a 500 milioni in più. Una cifra che si delineerà con chiarezza però, solo nei prossimi giorni, e in base alla quale valutare le misure possibili. Se le coperture rimarranno queste, il decreto potrà comprendere solo una proroga per il credito d’imposta per le imprese energivore. Senza aggiunte ai fondi risulterebbe infatti difficile prolungare, per esempio, anche la rateizzazione delle bollette. Rimane però centrale anche il tema delle misure per il lavoro, con l’ipotesi di replicare l’intervento di sostegno dello scorso autunno della Cig scontata, senza pagare cioè le addizionali, per due mesi, almeno per i settori manifatturieri in difficoltà.
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