Anche se il dato medio rilevato da Istat per il settore manifatturiero è nel complesso buono, con una crescita di quattro decimali e un calo, rispetto a luglio 2021, tutto sommato contenuto, a risentire dell’incertezza di questi mesi è stata specialmente la metallurgia, con un calo, per esempio del 19% per le fonderie e del 24% per la siderurgia. I segnali di rallentamento sono tuttavia visibili trasversalmente ai vari ambiti e settori, in larga misura in seguito all’impennata dei prezzi energetici che costringe molte aziende a rivedere i cicli produttivi. Nella nota mensile Istat poi, si indica un possibile ridimensionamento dei ritmi produttivi nei prossimi mesi, con prospettive dunque non in miglioramento per l’industria Italia, in linea con quanto accade nel resto d’Europa, anche a causa di una continua flessione degli indici di fiducia delle imprese
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