Dopo un 2022 fortemente influenzato dall’inflazione, l’incidenza dominante dei prezzi sulle esportazioni italiane non caratterizzerà il prossimo anno, come emerge dal rapporto Sace, quando la crescita in valore si attenuerà al 5% a fronte di un aumento del 4% in volume, con dati dunque pressoché convergenti. Nel 2022, infatti l’inflazione, con una previsione di crescita del 10,3%, ha gonfiato le vendite italiane all’estero. Per il 2023 le tensioni sui costi, con tutta probabilità, andranno via via affievolendosi, permettendo alle imprese italiane di emergere anche in una fase di incertezze politiche ed economiche. L’anno prossimo, secondo le previsioni, le esportazioni raggiungeranno quadi 600 miliardi di euro, recuperando i servizi a livelli pre-Covid in gran parte grazie al turismo.
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