Nonostante incrementato per l’emergenza covid, il lavoro agile avrebbe però aiutato sul fronte di un’altra emergenza, quella ambientale. In soli sei mesi di smart working parziale, infatti, con due o tre giornate settimanali di lavoro svolte fuori dagli uffici, le emissioni sono state abbattute per un valore di CO2 pari a quello assorbito da una foresta di 32 ettari in un anno. Per 11 aziende e 300 dipendenti gli spostamenti evitati sarebbero infatti pari a 700 mila km. Questi sono gli esiti del progetto “Smart and Value”, nato in collaborazione con l’Università di Bologna e Manageritalia Emilia-Romagna. A migliorare, secondo i ricercatori, anche le prestazioni dei lavoratori stessi, contando su una gestione manageriale a supporto di una profonda trasformazione organizzativa e digitale. Anche le procedure digitalizzate, snellite ed efficienti, ha permesso un risparmio nella gestione dei costi, che per i campioni valutati dalla ricerca ammontano a quasi 140 mila euro nel periodo considerato.
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