Proprio ieri è stata approvata in Consiglio dei ministri la Nota di aggiornamento al Def, dal quale emerge un margine vicino ai 10 miliardi di euro per il prossimo decreto energia di fine anno, tra i primi banchi di prova del nuovo governo. Un ampliamento, dunque, dello spazio di manovra per far fronte alle prossime urgenze e al caro energia, frutto del deficit 2022 che la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza ha fissato al 5,1%. Un risultato ottenuto grazie a una crescita pari al 3,3% e all’inflazione che ha contribuito a gonfiare le entrate, soprattutto con Iva, accise ed extraprofitti. L’auspicio, come sottolinea l’uscente ministro Franco, è che in un contesto di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico la ripresa economia avviata dopo la crisi pandemica prosegua e si consolidi, sostenuta dagli investimenti privati e pubblici, da tassi di occupazione più alti e da una dinamica della produttività più elevata. In un quadro caratterizzato da tendenze di finanza pubblica complessivamente rassicuranti e che porteranno a politiche invariate, deficit e debito a scendere anche nel prossimo anno.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata