Al contributo richiesto alle grandi aziende energetiche dal ministero dell’economia il 30 settembre sono stati in pochi a aderire, versando, sui 4 miliardi attesi, solo 1,6. Moltissimi hanno infatti presentato ricorso al Tar contro un balzello giudicato incostituzionale, mettendo così un freno alle entrate attese. Il contributo era stato introdotto dal decreto Aiuti, ma sarà probabilmente rivisto con l’insediamento del nuovo governo. Dalle istituzioni il comportamento delle grandi aziende viene ripreso, come dalla viceministra dello sviluppo economico Alessandra Todde, rimandando al senso di responsabilità che il periodo storico richiede e sottolineando la necessità, ormai delegata al governo entrante, di una nuova norma efficace sugli extraprofitti.
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