Secondo le stime Istat dei conti economici italiani, al rialzo per il secondo trimestre 2022, il Pil è cresciuto dell’1,1% su base congiunturale, senza scostarsi dalle attese, ma del 5% a livello annuo: lo 0,3% in più di quanto previsto. Sarebbe infatti aumentata la domanda interna, sia nei consumi finali nazionali, sia negli investimenti, insieme a importazioni ed esportazioni. È aumentato anche il valore aggiunto dell’industria e servizi pari, mentre a diminuire è l’agricoltura. Nonostante la corsa dell’inflazione poi, il potere d’acquisto delle famiglie sarebbe diminuito appena dello 0,1%, anche se si prevede possa peggiorare nei prossimi mesi, e su cui sicuramente hanno pesato i bonus sociali arrivati dal governo Draghi. A crescere, tuttavia, è stata anche la pressione fiscale. Nel secondo trimestre del 2022 sarebbe infatti pari al 42,4%, in crescita dello 0,3% rispetto al 2021 nello stesso periodo.
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