In Italia, dall’inizio dell’anno, sono rimasti sotto la soglia dei 3 miliardi i green bond emessi, i titoli di debito pensati espressamente per finanziare iniziative che mettono in primo piano la sostenibilità ambientale. Complessivamente, anche a livello internazionale si è registrato un rallentamento, costringendo a riconsiderare le stime per fino anno intono ai 500 miliardi di dollari. In Italia in particolar modo, la frenata delle nuove emissioni non sta più al passo con lo sviluppo atteso delle energie rinnovabili, in particolare con un forte incremento del solare fotovoltaico. Un grande calo se si considera poi che proprio l’anno scorso si è registrato un record per il lancio di bond da parte di società italiane, con emissioni che hanno superato i 18 miliardi di euro. Una cifra ancora più considerevole se si considera che dal 2018 al 2020, in media, l’emissione di obbligazioni verdi è stata pari a 2 miliardi di euro. Solo il 2021, cioè, ha coperto il 63% dei 29,4 miliardi di euro raccolti dal 2014 a oggi. Un ambito che rimane comunque centrale per il Paese, soprattutto in questo periodo: ne dipendono infatti una produzione energetica più sostenibile e una minore dipendenza dall’import di energia, mantenendo la transizione come una delle più importanti opportunità di investimento.
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