L’emergenza idrica che sta colpendo il nostro Paese oltre che un allarme ambientale rappresenta una concreta minaccia per l’assetto economico italiano. A rischio, infatti, sono 320 miliardi di euro tra imprese idrovore e filiera estesa dell’acqua, il 18% del Pil italiano. Una soluzione per rientrare dalla crisi potrebbe essere rappresentata dal modello circolare delle 5R, secondo alcuni esperti: Raccolta, Ripristino, Riuso, Recupero e Riduzione. La proposta operativa contro sprechi e a mitigazione della siccità è emersa dal Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia”, che oltre al tema dell’emergenza tocca quello della transizione smart e digitale della filiera estesa dell’acqua. L’esigenza, infatti, è quella di tutelare maggiormente le infrastrutture idriche: anche a causa di investimenti limitati, il tasso di sostituzione delle reti idriche italiane è di 3,8 metri per chilometri all’anno. Un ritmo che ha portato, ad oggi, ad avere il 50% delle infrastrutture che contano più di 50 anni, e una prospettiva di 250 anni per una loro manutenzione completa.
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