In una lettera di Luca Ascoli, il direttore Statistiche di finanza pubblica di Eurostat, si è tornati sull’argomento dello stop alla cessione dei crediti che ha interessato il Superbonus con il decreto dello scorso 16 febbraio. Le recenti modifiche, infatti, implicherebbero che il Superbonus 110% possa essere utilizzato solo direttamente dal beneficiario originario: Eurostat, proprio alla luce di ciò, riconosce così che il decreto potrebbe modificare la natura dell’agevolazione e ritiene che i crediti d’imposta sorti successivamente potrebbero essere considerati non esigibili, data l’alta probabilità di perdita. Questo significherebbe che i crediti, anziché essere caricati tutti sul deficit dell’anno nel quale vengono generati, il 2023 in questo caso, potranno essere rateizzati, secondo la scadenza prevista per il lor incasso, quattro anni nel caso del Superbonus. Un meccanismo che potrebbe liberare spazi nelle pieghe del bilancio di quest’anno. La decisione, tuttavia, rimane ancora non definitiva: si dovrà infatti aspettare la conversione del decreto, innanzitutto, e poi la comunicazione di Istat a Eurostat sui dati relativi al disavanzo e al debito pubblico del primo trimestre 2023.
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