I costi del Superbonus, circa 1 miliardo di euro, hanno un impatto significativo sui conti pubblici. Una spesa correlata ai nuovi criteri contabili previsti dagli indici dall’Eurostat. È innegabile che, negli ultimi anni, tale misura abbia contributo alla ripresa del settore edilizio e, conseguentemente all’occupazione nonché alla riduzione dei consumi energetici. Tuttavia, ad oggi, la crescita del PIL è a rilento per cui diviene sempre più difficile far fronte all’aumento della spesa pubblica. Infatti, nonostante, lo stop alle cessioni – come previsto dal DL 11/2023 dello scorso febbraio – la manovra dovrebbe contenere misure a sostegno di chi ha iniziato i lavori e non riesce a terminarli entro fine anno. Tra le prime anticipazioni, l’ipotesi di proseguire con le aliquote 2023 dinanzi ad un determinato stato di avanzamento dei lavori.
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