Le risorse per sostenere imprese e famiglie a fronteggiare i prossimi rincari sono poche. E’ quanto emerge dal Consiglio dei Ministri svolto ieri. La priorità del governo, dunque, sarà delineare le risorse su cui costruire la manovra. Al momento, la priorità non è più il caro energia, la manovra, infatti, si baserà su tre punti: lavoro, pensioni e natalità. In prima linea il cuneo fiscale, con il rinnovo del taglio introdotto da luglio che vale 10 miliardi. Molto probabile la proroga della tassazione agevolata sui premi di produttività e i fringe benefit, nonché le agevolazioni sui mutui pima casa per i giovani. Sei miliardi saranno utilizzati per le spese indifferibili, tra cui le missioni, 6-8 miliardi dovrebbero essere stanziati per i rinnovi dei contratti della PA e 1-2 per avviare i lavori per il Ponte sullo Stretto. Per quanto riguarda le pensioni, è previsto un pacchetto da 1-2 miliardi con la proroga di Quota 103, l’Ape sociale per i lavoratori disagiati e modifiche per Opzione donna. Inoltre, 4 miliardi dovranno essere utilizzati per la rivalutazione degli assegni. Si esclude il taglio delle accise sui carburanti – fortemente voluto dalla Lega – ma si ipotizza un bonus una tantum 150 euro da destinare ai redditi minori di 25 mila euro.
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata