La Corte dei Conti ha sequestrato – in via cautelare – circa 80 milioni di euro che i Monopoli avrebbero dovuto restituire nelle prossime settimane a Bplus, Hbg, Gmatica e Codere, i quattro concessionari ancora sotto giudizio contabile per il mancato collegamento delle macchine tra il 2004 e il 2007, sanzionato in primo grado dalla Corte con una maxi multa complessiva da 2,5 miliardi. Lo apprende Agipronews da fonti istituzionali, che riferiscono come la somma sarà trattenuta fino alla sentenza di secondo grado, prevista in autunno: si tratta del deposito cauzionale – previsto dalla convenzione - che i concessionari hanno versato nel 2013 all’Amministrazione e pari allo 0,5% della raccolta. Un ulteriore 0,3% pagato ad Aams viene invece trattenuto a titolo di canone di concessione. Sono quindi bloccati i mandati di pagamento a favore di Bplus (35,6 milioni), Hbg (20,5), Gmatica (13,4) e Codere (9,8). La terza sezione della Corte dei Conti, secondo quanto si apprende, ha così accolto l’istanza della procura della Corte, emanando un decreto di sequestro che è stato notificato nelle ultime ore a piazza Mastai: proprio nelle prossime settimane, i Monopoli avrebbero dovuto ridare indietro ai concessionari il deposito versato nel corso del 2013, dopo aver verificato i livelli di servizio conseguiti nella raccolta dei dati di funzionamento degli apparecchi. Non sarà così per i quattro concessionari ancora a giudizio e che sono stati condannati in primo grado a multe pesantissime: 845 milioni di euro per Bplus, 200 per Hbg, 150 per Gmatica, 115 per Codere. Per tutti e quattro, la Corte dei Conti ha imposto ai Monopoli il “congelamento” del deposito cauzionale, con l'evidente intento di tutelare il proprio eventuale credito in caso di conferma della condanna. Il 14 maggio, presso la Corte dei Conti, si terrà un’udienza per discutere con le parti interessate il decreto di sequestro.
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