5 febbraio 2015
5 febbraio 2015

16:35 - Ue, Pil Italia a +1,3% nel 2016. Giù il debito, ma la disoccupazione continua a salire

Dopo un calo del Pil dello 0,5% nel 2014, quest'anno l'economia italiana "dovrebbe gradualmente recuperare, sostenuta dal rafforzamento della domanda esterna". E' quanto indica la Commissione europea nel capitolo dedicato all'Italia nelle previsioni economiche invernali. Nel 2015 il Pil dovrebbe aumentare dello 0,6%, "sostenuto dalle esportazioni e solo da un leggero miglioramento della domanda interna", con il reddito disponibile delle famiglie, previsto in aumento per il calo del prezzo dell'energia, "che dovrebbe solo parzialmente tradursi in un aumento dei consumi". L'inflazione "sarà negativa nel 2015, a causa della caduta del prezzo del petrolio, dell'alta disoccupazione e della debole domanda interna".

Per l'esecutivo Ue le condizioni del mercato del lavoro restano "povere" e molte famiglie devono ricostruire i risparmi "erosi durante la crisi". Per la Commissione europea il tasso di disoccupazione in Italia si attesterà al 12,8% nel 2014e nel 2015 e scenderà al 12,6% nel 2016.Rispetto alle stime pubblicate a novembre, la Commissione ha peggiorato il dato sulla disoccupazione, prevista al 12,6% nel 2014 e nel 2015 e al 12,4% nel prossimo.

La domanda esterna dovrebbe beneficiare "dell'euro più debole, della competitività migliorata per la crescita più bassa del costo del lavoro e del miglioramento della domanda globale". Il rischio principale sulle stime è un ritardo della ripresa della domanda esterna, mentre le previsioni potrebbero migliorare con "il successo dell'attuazione delle riforme strutturali e del piano degli investimenti della Commissione europea".

Dopo una flessione dello 0,5% nel 2014, il Prodotto interno lordo dell'Italia dovrebbe crescere dello 0,6% nel 2015 e dell'1,3% nel 2016. E' quanto emerge dalle previsioni economiche invernali della Commissione europea. Rispetto alle stime autunnali pubblicate lo scorso novembre, la contrazione del Pil dello scorso anno è peggiorata (era a -0,4%), è rimasta invariata per quest'anno ed è migliorata per il prossimo (era a +1,1%).

Il rapporto debito pubblico/Pil si attesterà al 133% nel 2015 e scenderà al 131,9% nel 2016. Il debito pubblico nel 2014 è stimato al 131,9%, mentre era indicato al 132,2% nelle precedenti stime. Inferiori alle precedenti previsioni pubblicate a novembre anche il dato per il 2015 (era al 133,8%) e per il prossimo anno (al 132,7%).

Il rapporto deficit/Pil dell'Italia nel 2014 si è attestato al 3,0% e scenderà al 2,6% nel 2015 e al 2,0% nel 2016. L'esecutivo Ue ha migliorato le proprie stime sull'Italia rispetto alle previsioni pubblicate lo scorso novembre: per l'anno in corso il deficit era indicato al 2,7% e per il prossimo al 2,2%. Migliorate rispetto a novembre anche le stime per il deficit strutturale, che dovrebbe scendere allo 0,6% quest'anno, rispetto allo 0,8% delle previsioni d'autunno, e allo 0,8% nel 2016, rispetto all'1,0% di novembre.
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