10 marzo 2015
10 marzo 2015

16:55 - Tessile: Sistema Moda, chiusura 2014 positiva per settore tessile, trend continua in 2015

Una chiusura d’anno positiva per il 2014, con tutti i principali indicatori in aumento, fatta eccezione per occupazione e aziende attive. E un trend che continua anche nel 2015. E' quanto emerge dall'analisi del settore tessile-moda realizzato da Sistema Moda Italia (Smi), grazie alla collaborazione di Massimiliano Serati, associato di Politica Economica presso l’Università Carlo Cattaneo-Liuc di Castellanza, che a partire dal 2009 ha sviluppato, appunto, un modello econometrico ad hoc per l’analisi dei trend del comparto.

Secondo i pre-consuntivi del 2014, "l’industria italiana del tessile-moda archivierebbe il 2014 con un fatturato in aumento del +3,3% su base annua (con uno scostamento, dunque, di soli 0,3 punti percentuali rispetto alle stime diffuse lo scorso giugno)".

"Il turnover settoriale, pertanto, si porterebbe - spiega - a poco meno di 52,4 miliardi di euro, guadagnando circa 1,7 miliardi rispetto al 2013. Sia il ‘monte’ sia il ‘valle’ della filiera risultano interessati da trend positivi, stimati rispettivamente nella misura del +2,9% e del +4,1%".

In corso d’anno, spiegano da Smi, "l'export ha proseguito nel sentiero espansivo, irrobustendo peraltro il tasso d’incremento rispetto al risultato del 2013: la crescita dovrebbe raggiungere il +3,9%, per un valore complessivo prossimo ai 28,5 miliardi di euro".

"L’import, che nel 2013 aveva presentato ancora un andamento riflessivo, ha cambiato passo, facendo presumibilmente registrare una variazione pari al +8%. L’effetto combinato dei flussi commerciali in uscita e in ingresso da/nel nostro Paese determinerebbe nel 2014 un arretramento del surplus con l’estero; il saldo infatti passerebbe a circa 9,2 miliardi di euro (-3,8%, corrispondente a meno 360 milioni di euro)", sottolinea.

Con riferimento al mercato interno, nel 2014 si assiste a un ritorno in area positiva della variabile ‘consumo apparente’ (+2,5%), da ricondurre in primis alla ripartenza della domanda business to business intrafiliera, a fronte, invece, di un consumo finale ancora negativo (anche se stimato in decelerazione rispetto al gravoso dato del 2013: dal -7,1% il calo del sell-out rallenterebbe al -3% circa).

E dal punto di vista del lavoro, dopo le significative contrazioni occupazionali del periodo 2008-2013 (quasi 96 mila posti di lavoro in meno), il 2014 presenta una significativa decelerazione del tasso di caduta, pari al -0,3% (corrispondente comunque a oltre 1.200 addetti). Il numero di aziende attive nel settore si conferma in calo, pur rallentando al -1,6% (corrispondente a 780 unità circa).

Se si guarda al primo semestre del 2015, ponendo come input del modello econometrico il quadro previsionale elaborato dal Fondo monetario internazionale e dalla Bce, spiegano dallo Smi, "il primo semestre 2015 assiste a una prosecuzione del trend favorevole: in particolare, il turnover settoriale è stimato in crescita del +2,8%, con il tessile a +2,5% e l'abbigliamento-moda a +2,9%".

Nel caso del 'trade' con l’estero, da gennaio a giugno 2015 l'export conferma la dinamica positiva, corrispondente al +3,3%, quindi su toni discreti ma in lieve decelerazione rispetto al ritmo messo a segno nel primo semestre 2014 (+4,3%), mentre l’import, pur positivo, dovrebbe più che dimezzare il tasso, dal +8,2% dei primi sei mesi del 2014 al +3,4%.

A fronte di queste stime relative all’interscambio con l’estero, il saldo commerciale presenterà ancora un miglioramento (+5,9% circa rispetto al 2014). Circa le attese sui mercati principali sbocchi del tessile-moda made in Italy, nel corso del 2015 la Ue nel suo complesso è stimata mantenersi in crescita, così come la Cina. Un aumento di rilievo interesserà gli Usa. Di contro, la Russia resterà cedente, mentre il Giappone potrebbe stabilizzarsi.

Il consumo apparente, come nel 2014 sostenuto soprattutto dalla componente legata alla domanda interna intra-filiera più che dal consumo finale degli italiani (che pur in decelerazione resta interessato da un trend di calo), dovrebbe segnare un aumento del +1,8%. Si mantengono in diminuzione, invece, sia le aziende sia gli addetti. Per le prime si stima una flessione del -0,6%, mentre l’occupazione dovrebbe frenare al -0,2%.

Il contesto di riferimento, secondo l'analisi dello Smi, "resta gravato da non poche incertezze sia politiche sia economico-finanziarie, acuite da spinte contrapposte come nel caso di mercati importanti come la Russia da un lato e gli Usa dall’altro". "La flessibilità che notoriamente contraddistingue le imprese del tessile-moda italiane e la loro capacità/velocità di farsi trovare pronte ai repentini mutamenti del mercato costituiranno, dunque, ancora una volta un fattore critico di successo in grado di garantire un 2015 complessivamente in crescita", conclude.
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