25 agosto 2015
25 agosto 2015

17:50 - Borsa: Asia, ancora un crollo. Europa corre, Piazza Affari +4,8%

All'indomani del lunedì nero con il tracollo delle borse asiatiche, e soprattutto di Shanghai -8,5%, che ha contagiato i listini del Vecchio continente e Wall Street, i mercati cercano di correre ai ripari per evitare che si riaffaccino i fantasmi e le cadute dei tempi del fallimento di Lehman Brothers che certificò l'inizio della lunghissima crisi economica.

Europa accelera dopo mossa Cina, Milano +4,7% - Accelerano le Borse europee dopo la decisione della Banca Popolare Cinese di tagliare alle banche il coefficiente di riserva obbligatorio dello 0,5%. Milano (+4,8%) guida i rialzi seguita da Parigi (+4,51%), Francoforte (+4,38%) e Madrid (+3,48%). Più indietro Londra (+3,25%), mentre Atene sale del 7,78%.

Accelera Piazza Affari a metà seduta (Ftse Mib +4,82% a 21.433 punti) con l'intero paniere in rialzo, compresa Mediaset (+3,57%) girata in positivo dopo un primo sbandamento. Maglia rosa a Intesa (+6,94%), poco avanti a Stm (+6,95%), Luxottica (+6,47%), Bper (+6,5%) e Telecom (+6,4%). In luce anche Unicredit (+5,61%) con le popolari Bpm (+5,28%), Mps (+5,05%) e Banco (+4,9%). Rialzi per Fca (+4,83%), Cnh (+3,75%) ed Eni (+2,51%). Rally di DelClima (+82,5%), rilevata da Mitsubishi.

Atene corre (+6%), banche salgono del 20% - Accelera Atene intorno a mezzogiorno, distanziando nettamente le altre Borse europee, che rimbalzano rispetto al calo della vigilia. L'indice Bs Ase segna un rialzo del 6,28% a 604 punti, sostenuto da Piraeus Bank (+23,61%), Eurobank (+20,59%), Alpha Bank (+19,44%) e National Bank of Greece (+16,76%). Bene Hellenic Telecom (+14%).

Proseguono le vendite a raffica sui listini asiatici, all'indomani di una disfatta epocale, ma non mancano segnali di inversione di rotta. Tokyo chiude a -3,96%. Mentre Taiwan (+3,58%), la prima a chiudere, guida il gruppo del rimbalzo, seguita da Sidney (+2,72%) e Seul (+0,92%).

Nuovo scivolone per Shanghai (-7,63%) - Nuovo scivolone per la Borsa di Shanghai, che replica oggi le deludente prestazione della vigilia, con un calo del 7,63% a 2964 punti. Simile l'andamento della piazza di Shenzhen (-7,09% a 1.749 punti). In forte declino Bank of China (-8,16%), che però sulla Piazza di Hong Kong limita il calo al 2,16%.

Chiusura in rialzo per la Borsa di Hong Kong. L'indice Hang Seng ha guadagnato lo 0,72% a 21.404 punti spinto da Hang Seng Bank (+3,91%) e China Resources (+3,87%) dopo i risultati semestrali. Negativa invece Bank of China (-2,43%), che ha limitato il calo rispetto a Shanghai. Difficoltà anche per il petrolifero Cnooc (-2,35%).

Petrolio: in lieve recupero a 39,13 dollari - Petrolio in lieve recupero ma sempre sotto quota 40 dollari sul mercato elettronico after hours di New York. Il greggio americano con consegna a ottobre è salito fino a 39,13 dollari al barile, contro i 38,24 della chiusura di ieri sera.

Spread Btp-Bund in lieve calo a 129 punti - Spread tra Btp e Bund in lieve calo all'apertura. Il differenziale tra il titolo italiano (rendimento 1,899%) e quello tedesco è a 129 punti, contro i 131 di ieri.

Euro poco mosso a 1,1566 dollari - Euro poco mosso nei primi scambi della mattinata sui mercati valutari europei. La moneta unica passa di mano a 1,1566 dollari (contro 1,1579 di ieri sera a New York) e a 137,79 yen (ieri intorno a quota 138).

Un lunedì nero quello che ha aperto la settimana dei mercati: il crollo di Shanghai, che ha chiuso a -8,49% (Shenzhen -7,83%), oltre a contagiare i mercati asiatici (Hong Kong -4,63% e Tokyo -4,61%) ha trascinato a fondo i listini del Vecchio Continente che hanno vissuto la peggior seduta borsistica dal 2011, con il Dj Stoxx Europe 600 che è precipitato del 5,3%. Ha chiuso in territorio negativo anche Wall Street. Il Dow Jones ha perso il 3,55% a 15.874,82 punti, il Nasdaq il 3,82% a 4.526,25 punti mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno il 3,9% a 1.893 punti.

Analisti, e' circolo vizioso, si allontana rialzo Fed - I mercati si trovano in un ''circolo vizioso'': la crisi dei mercati emergenti e' cosi' severa che si sta ''diffondendo a livello globale''. Lo affermano gli analisti commentando le recenti tensioni sui mercati finanziari. ''I mercati si trovano in un circolo vizioso. C'e' un'intensa debolezza nelle commodity e sui mercati emergenti, cosi' come ci sono timori per la crescita globale'' afferma Nick Gartside, analista di J.P. Morgan, sottolineando che in questo contesto e' improbabile che la Fed alzera' i tassi di interesse il prossimo mese. ''Alzarli sarebbe una mossa molto coraggiosa''. Le chance di un aumento dei tassi della Fed a settembre ''stanno evaporando molto velocemente'' aggiunge Paul Markham, manager a Newton, una divisione di BNY Mellon. La debolezza sui mercati emergenti, e soprattutto in Cina, ''sta portando a un deterioramento dell'appetito di rischio su scala globale'' afferma Mark Dowding, analista di BlueBay.
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