9 marzo 2015
9 marzo 2015

18:35 - Fuga capitali dalla Grecia, predecessore Varoufakis ha portato soldi all'estero

Fuga dei capitali senza fine in Grecia: l'ex ministro delle Finanze ellenico Guikas Hardouvelis ha ammesso di aver portato soldi all'estero nel 2012 perché "preoccupato, come il resto dei greci".

Un'ammissione tutt'altro che rassicurante quella del titolare del dicastero del governo Samaras che avrebbe dovuto negoziare i prestiti proprio per garantire la sopravvivenza degli istituti di credito del suo paese. Conservatore, alla guida delle dissestate finanze della Grecia da giugno 2014 a fine gennaio scorso, Hardouvelis è dunque il predecessore del combattivo Yanis Varoufakis che ha fatto della lotta all'evasione la bandiera del suo ambiguo programma di riforme.

Indagato per evasione, Hardouvelis parlando sull'emittente Star si è difeso sostenendo di aver spostato il denaro nei caveau oltreconfine prima di assumere l'incarico di governo. Precisazione oltre che indifendibile anche incauta, visto che Hardouvelis nel 2012, e dunque nella fase apicale della crisi, era consigliere finanziario dell'allora premier Loukas Papademos. Dunque predicava bene ma aveva razzolato male l'ex ministro che, come lui stesso ha ammesso, sollecitava i greci a non svuotare i conti correnti, mentre lui aveva già fatto l'esatto contrario.

"Su quei soldi ho pagato le tasse, sono frutto di molti anni di lavoro mio e di mia moglie", si difende ancora. E aggiunge: "come molti greci ho portato i miei soldi all'estero per una questione di emergenza perché mio figlio vive lì". Secondo le accuse Hardouvelis avrebbe trasferito in conti stranieri circa 500mila euro, attraverso una cinquantina di transazioni online di entità compresa tra i 7mila e i 10mila euro. "Non ho nulla da nascondere - ribatte - nella mia vita sono sempre stato trasparente, la mia vita è uno specchio".
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