"Non c'è nessuna ipotesi" di aumentare le tasse per coprire l'eventuale mancato gettito dell'Imu. Lo dice il ministro Flavio Zanonato, lasciando il vertice dei ministri Pd con Guglielmo Epifani, sulla questione Imu.
"Noi non accettiamo ultimatum, è anche interesse nostro riformare l'Imu ma non c'è solo l'Imu", ha detto Epifani parlando a Youdem.
Per il Pd, ha specificato il segretario, ci sono anche altre priorità come "gli investimenti nella scuola, c'è la cassa integrazione che va rifinanziata, ci sono gli esodati che non possono essere dimenticati. E in prospettiva ci sono grandi questioni come il costo dell'energia, l'Iva, il cui aumento finirebbe per comprimere ancora di più i consumi".
"C'è un certo numero di questioni che dobbiamo affrontare tenendo conto delle disponibilità finanziarie. Ci sono dei vincoli, bisognera' tenerne conto", ha concluso.
"Le priorità del Pd - si leggeva in una nota diffusa al termine del vertice - sono scuola, cig, esodati, provvedimenti per la crescita" e, per quanto riguarda l'Imu, il "superamento" della tassa sugli immobili va "affrontato attraverso soluzioni eque".
"Nel corso della riunione, in cui sono stati esaminati i problemi aperti, la situazione economica e sociale del Paese, è emersa con nettezza - si sottolineava - la necessità di fare ogni sforzo per sostenere la ripresa, per affrontare i problemi sociali più acuti e per mettere particolare attenzione sui temi della scuola, dei costi dell'energia, del turismo, di un allentamento del patto di stabilità dei comuni con l'obiettivo di liberare le risorse per investimenti destinati a rinforzare i segnali di ripresa in questa fase di emergenza. Per il Partito Democratico le priorità da sostenere, tutte contenute nel programma di governo, riguardano la scuola, il rifinanziamento della Cassa integrazione guadagni, il tema degli esodati. Nel corso della riunione è stato ribadito che in una fase di drammatico calo dei consumi interni sarebbe utile evitare il previsto aumento dell'aliquota Iva".
"Il segretario del Pd ed i ministri hanno inoltre convenuto sulla necessità di approntare una riforma in senso federalista dell'imposte locali e sui rifiuti, in una logica di equità e di equilibrio, che eviti ulteriori aggravi sulle imprese. Il tema del superamento dell'Imu, come previsto dal programma di governo, dovrebbe essere affrontato attraverso soluzioni eque e che siano nel contesto di questa riforma federale. Nel corso dell'incontro si è infine convenuto che tutte le soluzioni volte ad affrontare le diverse priorità che in questa fase risultano non eludibili andranno tenute in equilibrio rispetto alle risorse finanziarie disponibili o - si concludeva - da reperire".
All'incontro erano presenti i ministri Dario Franceschini, Graziano Del Rio, Flavio Zanonato, Andrea Orlando, Maria Chiara Carrozza, Cecile Kienge, Massimo Bray, il vice ministro Stefano Fassina, il sottosegretario Pier Paolo Baretta ed anche il capogruppo al Senato Luigi Zanda.
Da Zanonato arriva di fatto un dietrofront rispetto alla dichiarazione di questa mattina del sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, che a 'Prima di Tutto' su Radio 1 aveva parlato di "un interesse convergente a risolvere il problema. La soluzione percorribile è la realizzazione della tassa di servizio comunale con ampio potere ai comuni".
La parte finanziaria "ha ancora bisogno di un lavoro non semplice che ci auguriamo di completare in queste ore. Non abbiamo solo l'Imu ma anche l'Iva, la Cig, gli esodati. Io dico: attenzione, che per fare tutto non facciamo un danno maggiore ovvero l'aumento di nuove tasse per i cittadini. Una volta stabilito che la tassa di servizio è la soluzione a quel punto la quadratura finanziaria deve vedere un atteggiamento di mediazione da parte di tutti".
Ottimista si era detta, intervendo a 'Start' su Radiouno, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri: "La mia sensazione e opinione e' che sull'Imu si troverà un punto d'incontro". Lo dice il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, Alla domanda sull'eventualità che il nodo dell'Imu possa portare al collasso dell'esecutivo, il ministro replica: "non credo che ciò possa avvenire".