13 luglio 2011
13 luglio 2011

Autorizzazione delle operazioni intra, i dubbi di Assonime

15:16 - La nuova disciplina presenta diversi margini di incertezza

Nella circolare n. 16 del 2011, Assonime commenta il regime introdotto dall’art. 27 del D.L. n. 78/2010, in base al quale i soggetti IVA, per poter realizzare operazioni intracomunitarie, devono ottenere la preventiva autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate, la quale è anche tenuta ad eseguire controlli periodici sul successivo esercizio di tale attività.
La disposizione è stata dettata al fine di arginare il c.d. fenomeno delle frodi carosello in materia IVA, che riguardano in particolar modo il settore degli scambi intracomunitari.
A tal riguardo occorre ricordare che, per contrastare lo stesso fenomeno, la Commissione europea ha rilevato che si deve migliorare lo scambio delle informazioni tra gli Stati membri e modernizzare il sistema VIES.
In ambito nazionale, al fine di combattere le frodi è stato modificato l’art. 35 del decreto IVA, che regola la presentazione della dichiarazione di inizio e cessazione attività, stabilendo che la realizzazione di operazioni intracomunitarie deve essere autorizzata dall’Agenzia delle Entrate.
La circolare illustra quindi le modalità di manifestazione della volontà di realizzare operazioni intracomunitarie, la procedura di rilascio, di diniego e revoca dell’autorizzazione e il regime sanzionatorio previsto nel caso in cui si realizzino operazioni intracomunitarie in assenza dell’autorizzazione.
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