La proposta di una legge delega per la liberalizzazione delle professioni regolamentate che prevede l'abolizione dell'esame di Stato per avvocati e commercialisti suscita le reazioni delle categorie interessate. Già se ne parlava da giorni. Il Governo ha deciso di stralciare il provvedimento dalla finanziaria optando per un testo a parte che preveda anche l'istituzione di una super commissione di studio con esponenti di Ocse, Ue e Fondo monetario internazionale. La proposta, nella sua versione originaria, prevede due anni di pratica per gli avvocati e tre per i commercialisti, poi l'iscrizione diretta all'ordine competente. 'Sconcertato' si è definito Guido Alpa, presidente del Cnf, mentre Claudio Siciliotti del Cndcec ha replicato chiarendo che l'esame di Stato non è una barriera ma una garanzia di competenza.
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