Silvio Berlusconi si e' reso colpevole di frode fiscale nelle operazioni di compravendita di diritti televisivi e cinematografici all'estero da parte di Mediaset. Lo hanno deciso i giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano che hanno condannato l'ex presidente del Consiglio a quattro anni di reclusione. Una condanna superiore rispetto a quella chiesta dalla pubblica accusa: i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro avevano chiesto per Berlusconi una condanna a tre anni e otto mesi. Il collegio presieduto da Eduardo D'Avossa ha anche deciso nei confronti dell'ex capo del governo l'interdizione dai pubblici uffici per una durata complessiva di cinque anni e l'interdizione dalla gestione di aziende per tre anni. In particolare, i giudici milanesi hanno ritenuto Berlusconi responsabile per vicende commesse nel biennio 2002-2003. I reati contestati dalla procura relativi all'anno 2001 sono invece stati giudicati prescritti. Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e' stato invece assolto. Condannato Frank Agrama, l'intermediario cinematografico indicato dalla procura di Milano come il ''socio occulto'' di Silvio Berlusconi nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici all'estero e' stato condannato a tre anni di reclusione. Silvio Berlusconi e gli altri imputati giudicati colpevoli dovranno pagare a titolo di provisionale 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate. Lo hanno stabilito i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano nella loro sentenza di condanna nei confronti dell'ex capo del governo.
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