Borse a picco, spread al cielo e il presidente Giorgio Napolitano interviene nuovamente per sollecitare l'esecutivo a decisioni immediate. L'Italia vive una condizione critica ed allarmante, ha detto il presidente della Repubblica, "abbiamo bisogno di decisioni presto e via via nei prossimi anni, che diano il senso di una rinnovata responsabilità e coesione nazionale". Il capo dello Stato ha invocato "scelte severe nell'uso delle risorse, diversi e meditati ordini di priorità, superamento di fatali ritardi e contraddizioni nell'affrontare, con riforme spesso annunciate e sempre mancate, debolezze di fondo del sistema paese"."Ecco gli imperativi che riguardano noi tutti e che esigono nuova consapevolezza diffusa e nuovi comportamenti individuali e collettivi, spirito di sacrificio e slancio innovativo".
I mercati finanziari internazionali non hanno dato una risposta positiva alla strategia enunciata ieri dal presidente del Consiglio dopo la presa d'atto di non avere più la maggioranza parlamentare. Dimissioni dopo le riforme chieste dall'Europa e poi elezioni con Angelino Alfano alla guida del centrodestra, è stata la linea d'azione che Berlusconi, dopo il voto di ieri alla Camera, ha annunciato al capo dello Stato.
Nei 45 minuti di colloquio con Giorgio Napolitano Berlusconi ha dovuto ammettere di non avere più una maggioranza. Quei 308 voti raggranellati in aula per dare il via libera al consuntivo dello Stato sono un dato innegabile: il più basso risultato ottenuto dalla compagine di governo eletta nel 2008.
Il Quirinale ritiene che le misure anticrisi promesse all'Europa vanno approvate subito e con la più larga condivisione possibile. I tempi: entro la prossima settimana dovrebbe chiudersi il passaggio al Senato ed entro fine mese alla Camera. Dopo che il presidente del Consiglio avrà rimesso l'incarico, Napolitano aprirà le consultazioni con i gruppi parlamentari per vedere, come prevede la Costituzione, se siano possibili altre maggioranze o se si debba tornare alle elezioni.
"Non ci saranno altri dissidenti perché oggi con molta evidenza tutti hanno capito che è fondamentale approvare questa legge di stabilità", ha ribadito Berlusconi. Ma intanto la fronda del Pdl è già al lavoro per costituire un gruppo autonomo che potrebbe nascere già oggi proprio con l'intenzione di evitare il voto anticipato che metterebbe a rischio la rielezione per molti deputati. A farne parte dovrebbero essere fra gli altri, e solo per iniziare, una decina di parlamentari: Luciano Sardelli, Antonio Milo, Fabio Gava, Giustina Destro, Roberto Antonione, Giancarlo Pittelli e Antonio Mannino. Tra i 'papabili' ci sarebbe poi Santo Versace, senza escludere una interlocuzione con gli ex Fli (Urso, Scalia e Buonfiglio).
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata