8 luglio 2011
8 luglio 2011

Consumi, redditi fermi per le famiglie

15.35 -Istat: negli ultimi tre mesi in calo di quasi l'1% il potere d'acquisto a causa dell'inflazione

Nel primo trimestre del 2011 la spesa delle famiglie per consumi finali in valori correnti è aumentata dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 3,1% su base annua. Il reddito disponibile delle famiglie, rileva l'Istat, risulta invariato rispetto al trimestre precedente, registrando un aumento del 3,3% rispetto al primo trimestre del 2010. La spesa delle famiglie per consumi finali in valori correnti è aumentata dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 3,1% rispetto al primo trimestre del 2010. Al netto dell'inflazione, il potere di acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente, ma risulta in crescita dell'1,1% rispetto al primo trimestre del 2010.
La propensione al risparmio delle famiglie, definita dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile (dati destagionalizzati), è stata pari all'11,5%, in diminuzione di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2010. Corretto per gli effetti di calendario, in maggio, rileva ancora l'Istat, l'indice è aumentato in termini tendenziali dell'1,8% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di maggio 2010). Nella media dei primi cinque mesi dell'anno la produzione è cresciuta del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a maggio 2011, una crescita tendenziale per i raggruppamenti dei beni strumentali (+4,3%) e dei beni intermedi (+3,1%). Diminuiscono invece i beni di consumo (-1,5%) e, in modo più contenuto, l'energia (-0,4%). Nel confronto tendenziale, i settori dell'industria caratterizzati da una crescita più accentuata sono: fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+10,5%), attività estrattiva (+7,3%), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+6,6%). Il settore che in maggio registra la diminuzione tendenziale più ampia è quello della fabbricazione di prodotti chimici (-6,8%).
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