Il presidente del Consiglio, Mario Monti, si recherà al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni al presidente della Repubblica già questa sera, dopo avere comunicato la decisione al Consiglio dei ministri.
La conferma delle imminenti dimissioni è venuta dallo stesso presidente del Consiglio nelle parole finali del suo intervento all'assemblea degli ambasciatori italiani.
"Trovo simbolico, a me molto gradito, che questa mia visita qui a questa conferenza siano l'ultimo atto e le ultime parole prima di quella formale rassegnazione delle dimissioni davanti al capo dello Stato", ha detto Monti alla fine del suo intervento alla Farnesina ringraziando per "questi difficili ma affascinanti tredici mesi".
Il Cdm, originariamente convocato per le 19,00 con all'ordine del giorno, tra l'altro, "comunicazioni del presidente del Consiglio", è stato anticipato alle 18,15, riferiscono fonti di palazzo Chigi.
Poco dopo le 17,30 la Camera ha approvato in via definitiva la legge di Stabilità, l'atto a cui Monti aveva subordinato qualsiasi sua futura mossa politica.
Tra le dimissioni di Monti e lo scioglimento delle Camera il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dovrà consultare le alte cariche dello Stato e i presidenti dei gruppi parlamentari.
L'attenzione è rivolta al ruolo futuro del premier al quale molti in Italia e all'estero hanno chiesto di partecipare alla competizione elettorale.
Il premier potrebbe chiarire la sua posizione nella conferenza stampa di fine anno convocata per le 11 di domenica.
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