Dirittura finale ma al rallentatore per la formazione del nuovo governo greco. Il ministri greci hanno messo il proprio mandato a disposizione del premier uscente, George Papandreou, il passo previsto per far posto al nuovo governo di unita' nazionale. Il nome del nuovo premier, che vede come favorito il l'ex vicepresidente della Bce Lucas Papademos, non e' stato ancora indicato, ma fonti di governo hanno assicurato che sara' fatto entro questa sera.
Intanto l'Ue ha chiesto al premier uscente, al leader dell'opposizione, al governatore della Banca centrale greca, al futuro nuovo premier e al ministro delle Finanze di firmare una lettera congiunta che assicuri l'impegno a sottoscrivere il piano di salvataggio del Paese.
I greci e i mercati internazionali sono da giorni in attesa di conoscere chi sara' il capo del nuovo governo.
Il capo del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Christine Lagarde, ha ribadito anche oggi che la priorita' del Paese ellenico e' di fare "chiarezza politica" perche' il nuovo premier dovra' convincere l'Unione Europea e l'organismo finanziario di Washington a versare gli 8 miliardi di euro di aiuti necessari al Paese entro il 15 dicembre per pagare i propri conti.
Nelle ultime ore si sono susseguite praticamente senza tregua le consultazioni tra i socialisti del Pasok e l'opposizione di Nuova Democrazia. Lunedi', dopo il nome di Lucas Papademos, per l'incarico di nuovo premier, erano spuntati anche quello dell'Ombudsman europeo (il difensore dei consumatori), Nikiforos Diamandouro, e dI Panayiotis Roumeliotis, richiamato precipitosamente da Washington ad Atene; ma nelle ultime ore le quotazioni dell'ex governatore della Banca di Grecia ed ex vice-presidente della Bce, Papademos, hanno ripreso quota. Papademos - che e' arrivato nel primo pomeriggio di lunedi' ad Atene e non e' chiaro se abbia direttamente incontrato i leader dei due principali partiti - avrebbe chiesto come requisito indispensabile per il successo del suo progetto un mandato di medio termine e di far slittare il voto oltre il 19 febbraio.
Economista 64enne, Papademos fu lo stesso architetto dell'ingresso di Atene nell'unione monetaria europea e adesso potrebbe ricevere il compito di convincere i mercati che il Paese puo' uscire dalle secche della crisi: non ha mai avuto un incarico politico e non e' legato ad alcun partito, ma per anni e' stato la massima autorita' della Banca Centrale greca e ha rappresentato il suo Paese come vicepresidente all'Eurotower: se sara' nominato, dovra' riconquistare a fiducia dei creditori internazionali alla guida di un governo di transizione che portera' il Paese fino alle elezioni anticipate, ma non e' chiaro se avra' il carisma sufficiente per convincere la popolazione che non c'e' alternativa al duro cammino di lacrime e sangue intrapreso.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata