Rendere il sistema di sorveglianza pubblica immune o indipendente dal sistema delle agenzie di rating. E' la necessita' indicata dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, rispondendo alle domande dei parlamentari della Commissione Finanze del Senato. ''Le agenzie di rating - ha argomentato - hanno anche una funzione giusta finche' rimangono nella sfera privata: se un privato vuol comprarsi dei pareri, se li compra non c'e' niente di male''.
Il problema, ha spiegato il ministro dell'Economia, e' che ''negli anni, senza esserne consapevoli, abbiamo inserito il sistema delle agenzie di rating nei sistemi di supervisione pubblici''. ''Bisogna, e a livello politico ne siamo tutti consapevoli, continuare a procedere nella direzione di rendere il nostro sistema di sorveglianza pubblica immune o indipendente dal sistema di rating delle agenzie''. Ma, ha ammonito Grilli, questo ''non lo si puo 'fare all'improvviso e finche' non abbiamo un sistema alternativo collaudato, questa separazione non si puo' fare, perche' il rischio e' il collasso completo della sorveglianza''.
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