25 agosto 2011
25 agosto 2011

Il Pdl: "Le pensioni non restano fuori" - Sciopero, Camusso contro Cisl e Uil

9:26 - Avanza l'ipotesi di spostare a 200mila euro il reddito per la tassa di solidarietà.

La manovra economica divide i sindacati, alimenta tensioni nella maggioranza di governo e va verso il dibattito in aula con grande incertezza sulle misure che saranno confermate rispetto alla prima bozza del decreto. Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, è tornata a ribadire le ragioni dello sciopero generale proclamato per il 6 settembre, replicando ai commenti giunti dal governo e dagli altri sindacati. In serata, invece, dal vertice dei direttivi dei gruppi parlamentari del Pdl è uscita la conferma che, a dispetto delle attese della Lega, l'ipotesi di un intervento sulle pensioni resta interamente in agenda.

Camusso accusa - Parlando a Roma davanti al Senato a un presidio indetto contro la manovra, Susanna Camusso ha criticato lo "spettacolo patetico di chi per tre anni ha negato la crisi", e gli "accordi avvilenti" con il governo che ad agosto "non ha ascoltato le parti e cercava di convincerci ancora che non ci sono problemi. Lascio a voi giudicare - dice Camusso riferendosi alle accuse del ministro Maurizio Sacconi - chi è irresponsabile in questo paese". A John Elkann, presidente della Fiat che ha bocciato lo sciopero, Camusso chiede un gesto nobile: la richiesta al Parlamento di cancellare la norma sul lavoro (articolo 8) definendola "retroattiva e anticostituzionale".
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