"La percezione che la gente ha di questo maledetto governo non è rosea ma, tuttavia, c'è una percezione molto più elevata di quanto non ne abbiano i partiti". A sottolineralo il premier Mario Monti, intervenendo all'apertura dei lavori del World economic event, sul tema 'Rebuilding Europe Competitiveness'.
E questo dato di fatto, per il premier, costituisce "un retaggio molto importante per i politici che governeranno il Paese nel futuro: "non credete - è il monito - che non possiate fare politiche giuste perché altrimenti perdereste il consenso".
Monti rivolge poi una critica all'economosta Tito Boeri: "E' un caro amico, uno degli economisti tra i più riconosciuti giustamente" ma "penso non abbia assolutamente capito nulla sul processo delle riforme economiche avviato dal governo".
"Non solo - dice - non ama le singole parti delle riforme che stiamo affrontando ma abbiamo notato che non ha capito come il messaggio principale dopo un anno di governo non è quello di dire 'quanto siamo stati bravi' ma che abbiamo fatto cose spiacevoli non solo per chi ha dovuto subirle ma anche per chi ha dovuto attuarle".
Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, parlando agli investitori riuniti in un hotel di Milano per la Euromoney Conference, ha spiegato: "Stiamo trasformando profondamente la nostra economia. Se i venti contrari si placheranno e se potremo intercettare qualche vento favorevole proveniente dall'economia internazionale, se inizierà a crescere ancora in modo sostenuto, siamo convinti che i cambiamenti fatti nel nostro potenziale di crescita si tradurranno in una performance molto migliore della nostra economia".
Sui mercati finanziari "è chiaro che la situazione è ancora delicata. Dobbiamo stare attenti, sia a livello europeo che dei singoli Paesi, a fare le cose giuste e continuare nell'opera di riforme e di stabilizzazione della nostra spesa pubblica", ha sottolineato il ministro.
Comunque, ha aggiunto Grilli, "non è solo la situazione dell'Italia che ieri si è riacutizzata. I mercati sono ancora in fase di riaggiustamento, quindi dobbiamo viverlo giorno per giorno".
A chi gli domandava se si sentisse minacciato dalle parole di Silvio Berlusconi, che sabato scorso ha ventilato la possibilità che il Pdl si sfili dalla maggioranza che sostiene il governo Monti, Grilli ha replicato: "Non c'è nessuno minacciato. Come sempre, abbiamo un lavoro da fare e continuiamo a farlo". "Noi andiamo avanti con il nostro lavoro", ha spiegato.
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