Via libera dell'Aula del Senato alla manovra economica varata dal governo Monti e alla fiducia posta dall'esecutivo sul provvedimento. I sì sono stati 257 e i no 41. Il decreto diventerà legge dello Stato dopo la firma del capo dello Stato e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. A votare a favore Pdl, Pd e Terzo Polo, Udc, Coesione nazionale-Io Sud. A esprimersi con un voto contrario Idv, Lega, Svp.
E' cominciata la fase due dell'azione di governo? "La fase due è già cominciata, era dentro la fase uno. Adesso verrà sviluppata a grande velocità". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, conversando con i cronisti dopo il voto di fiducia al Senato. "Mi pare di capire - ha aggiunto il premier - che il decreto legge (salva - Italia) è definitivamente approvato. Sono contento".
Nel suo discorso al Senato prima del voto Monti aveva dichiarato che l'Italia sta affrontando "la crisi a testa alta". Nuove contestazioni dai banchi leghisti. "Libertà", ha scandito il capogruppo della Lega, Federico Bricolo, che l'ha invocata "per i popoli del Nord" che dopo la manovra del governo "possono riprendersi la loro libertà" e anche arrivare a "cambiare i confini degli Stati, che non sono eterni".
Poco prima il presidente del Consiglio era intervenuto sottolineando come sia stato messo in atto un lavoro "rapido, responsabile e approfondito, condotto nel rispetto e nella valorizzazione assoluta da parte del governo di questo Parlamento, su un decreto di estrema urgenza che permette all'Italia di affrontare a testa alta la gravissima crisi europea".
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