La Commissione europea ha effettuato una valutazione ex post per stabilire se il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) abbia realizzato i suoi obiettivi nel periodo 2014- 2020. Dalla relazione è emerso che sono 49 le domande e i casi di contributo del Feg approvate e presentate alla Commissione tra il 2014 il maggio 2020.
I casi, che riguardano 12 Stati membri (Belgio, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia), interessano 27 settori economici. Il commercio al dettaglio (sei casi), il settore degli autoveicoli (cinque casi) e quello automobilistico (cinque casi) rappresentano la maggior parte delle domande.
Dopo il 2017 il numero delle domande di contributo del Feg è diminuito grazie alla ripresa economica. Tuttavia, alla fine del 2020 si è avuto nuovo interesse per questo strumento, specie per l’impatto della pandemia di Covid-19.
In generale, è emerso che il Feg è efficace ed è riuscito a raggiungere il proprio obiettivo di essere di sostegno alle persone collocate in esubero a causa di eventi di ristrutturazione su vasta scala e di aiutarle a trovare una nuova occupazione.
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