A dicembre i tassi di interesse medi sono arrivati al 3,44%, salendo di quasi mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente e il triplo rispetto a dicembre del 2021. Nella riunione prevista tra due settimane, la Bce potrebbe poi decidere di rialzare nuovamente i tassi di 50 punti base. L’effetto di questa stretta monetaria è però già ben visibile sull’economia, pesando su imprese e famiglie. Una politica restrittiva che va di pari passo con una sempre crescente stretta sul credito, con tassi di crescita dei prestiti fermi al 2,1%. Secondo quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale suk credito bancario, come spiega Abi nel suo bollettino mensile, nel terzo trimestre 2022 i criteri di offerta sui prestiti alle imprese hanno registrato un irrigidimento, riconducibile a una maggiore percezione del rischio e una minore tolleranza verso di esso. Un’altra conferma della stretta in corso arriva dall’andamento dei depositi, calati di più di 24 miliardi, l’1,3% in meno su base annua.
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