28 marzo 2023
28 marzo 2023

Ore 10:45 – Click day lavoratori extra Ue, 240mila domande

Il click day di ieri per l’arrivo in Italia dei lavoratori extra Ue previsti dal decreto flussi è andato in overbooking dopo appena un’ora dalla sua apertura. Secondo quanto riportato dal sito del Viminale, infatti, alle 10 di ieri mattina le domande arrivate erano già 283.335, quasi il triplo degli ingressi previsti dal decreto flussi, pari a 82.705. Nonostante le unità previste per quest’anno fossero infatti 13mila in più, rispetto alle 69.700 previste nel 2022, l’apertura non sembra sufficiente a soddisfare la domanda. Arriva poi, allo stesso tempo, l’allarme degli imprenditori secondo i quali sarebbero necessari almeno centomila giovani, specialmente per i settori del lavoro stagionale agricolo e turistico-alberghiero. Il rischio, infatti, è che le strutture si ritrovino tra un paio di mesi senza lavoratori, proprio al momento di apice dell’attività. Dei nuovi ingressi, oltre la metà, 44mila contro i 42mila dello scorso anno, è rappresentata dalle quote riservate proprio a questi due ambiti: terminata la stagione, insomma, questi lavoratori dovranno fare ritorno al Paese d’origine, tra i quali predominano l’Africa, in particolare Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria e Mali. Rilevante anche la quota di manodopera proveniente dall’Est Europa e dall’Asia. I lavoratori subordinati non stagionali arrivano invece a quota 30.105, che consente però l’accesso solo a Paesi che hanno stipulato con l’Italia patti di cooperazione e limitatamente ai settori di autotrasporto, edilizia, meccanica, telecomunicazioni, turistico-alberghiero e della cantieristica navale. Carenza di lavoratori, invece, si riscontra nel settore del lavoro domestico, per il quale non è previsto nessun click day: per soddisfare le esigenze delle famiglie, secondo i calcoli di Assindatcolf, servirebbero 23mila nuovi lavoratori extra Ue all’anno, più di 68mila nel triennio 2023-2025.
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