Continua ad aumentare, nelle grandi città, l’affitto breve: solo in Italia nel 2022 il numero di nuovi host è cresciuto del 60% rispetto al 2021, e si stima che quest’anno saranno 950mila le abitazioni usate per affitti brevi. Le autorità, in attesa della delibera della Corte di giustizia europea, cercano così di contrastare le pratiche illecite nel settore, cercando di regolamentare l’invio di dati e redditi al Fisco. Già a inizio novembre la Commissione europea aveva adottato una proposta di regolamento per aumentare la trasparenza nel settore della locazione di alloggi a breve termine, aiutando le autorità pubbliche a garantire uno sviluppo equilibrato di tale attività. La proposta ha l’obiettivo di armonizzare i requisiti in materia di registrazione per i locatori e le unità immobiliari attraverso un codice unico, e di razionalizzare la condivisione dei dati tra le piattaforme online e le autorità pubbliche.
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