Secondo l’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita sul primo trimestre di quest’anno della Banca d’Italia, le attese sull’inflazione al consumo si sono ridotte su tutti gli orizzonti temporali, attestandosi al 6,4% su base annua, al 5,3% a due anni e al 4,8% a cinque. Per la prima volta dal 2020, infatti, i prezzi praticati hanno continuato a crescere nell’ultimo anno, rallentando però nei prossimi 12 mesi, con un calo trasversale a tutti i comparti, fatta eccezione per quello dell’edilizia residenziale. I giudizi delle imprese sulla situazione economica generale sono divenuti meno sfavorevoli. Rispetto alla rilevazione precedente sono migliorate anche le aspettative delle aziende sulle proprie condizioni operative nei successivi tre mesi, sospinte dal rinnovato impulso della domanda e dall'attenuarsi delle difficoltà legate agli elevati prezzi dell'energia e all'approvvigionamento di materie prime e input intermedi, si legge nella nota. Inoltre, le valutazioni di peggioramento delle condizioni per investire restano superiori a quelle di miglioramento, ma il saldo è divenuto molto meno negativo che nella precedente rilevazione. Mentre l'accumulazione di capitale proseguirebbe nel 2023 e si assocerebbe a una espansione dell'occupazione nei prossimi tre mesi.
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