La domanda di laureati, lo scorso anno, ha superato le 780 mila unità, pari al 15,1% del totale dei contratti che le imprese intendevano stipulare, in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2021. È così continuata la crescita della richiesta di personale laureato, nonostante in un caso su due la ricerca si è poi rivelata complessa: il 47% dei profili ricercati, infatti, è risultato di difficile reperimento, richiedendo alle imprese una ricerca che spesso è durata anche quattro o cinque mesi. A certificarlo sono i contenuti del bollettino annuale 2022 del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, in cui emerge che i titoli di studio più difficili da reperire sono quelli in indirizzo sanitario e paramedico, ingegneria elettronica e dell’informazione, scienze matematiche, fisiche e informatiche, elettronica ed elettrotecnica, meccanica, meccatronica ed energia o qualificati con indirizzo elettrico.
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