Il decreto lavoro prevede anche un incentivo fino al 60% della retribuzione mensile, valido per 12 mesi, per i datori di lavoro che assumono giovani Neet, a partire dal prossimo 1° giugno e fino alla fine del 2023. I giovani rientranti nella categoria, e cioè quanti non siano impegnati in nessun corso di studio o formativo e nemmeno impiegati tra i 15 e i 29 anni, conterebbero in Italia fino a 1,6 milioni. Secondo le stime dell’Istat per il 2022 arriverebbero fino al 19% della popolazione compresa in questa fascia di età: il dato è in miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma per alcune regioni, come quelle del Mezzogiorno, i Neet arrivano a raggiungere anche il 30% dei giovani. L’incentivo previsto, per andare a intervenire proprio su questo fenomeno, sarà da richiedere da parte dei datori di lavoro telematicamente all’Inps, che valuterà le richieste in base all’ordine di presentazione e fino a esaurimento delle risorse disponibili, e lo percepiranno tramite conguaglio nelle denunce contributive mensili. Il bonus sarà riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato o per il contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere, esclusi i rapporti di lavoro domestico per cui il decreto ha previsto misure ad hoc. L’incentivo sarà poi cumulabile anche con quello per l’assunzione di giovani under 36 previsto dalla Legge di Bilancio e con altri esoneri o riduzioni delle aliquote già in vigore con altre disposizioni, facendo però scendere in questo caso l’incentivo Neet al 20% della retribuzione mensile lorda, per ogni giovane assunto. La copertura prevista dal decreto per questa misura arriva a 80 milioni di euro per il 2023, da ripartire tra le Regioni con un decreto Anpal, e di 51,8 per l’anno prossimo.
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