Secondo le stime più recenti, come sottolineato nella premessa alla Nota di aggiornamento del Def, dei 191,5 miliardi messi a disposizione per l’Italia dal Recovery Fund, saranno solamente circa 21 miliardi quelli che si riusciranno a spendere entro la fine dell’anno. a frenare la spesa del Pnrr è stato l’incremento dei costi delle opere pubbliche, con un aumento di materie prime negli appalti e la messa a punto delle procedure innovative dei bandi di gara, nonostante gli interventi governativi per incrementare i fondi destinati a compensare i costi, sia per le opere in corso di realizzazione sia per quelle del Piano. Con il primo dl Aiuti, infatti, il Governo ha stanziato oltre 10,5 miliardi per far fronte agli extracosti sostenuti dalle imprese, di cui 7,5 dedicati alle opere del Pnrr. Il ministro Franco ha così invitato a spendere i rimanenti 170 miliardi entro i prossimi tre anni e mezzo, per sostenere la crescita economica nel 2023, anno in cui si stima il più significativo aumento della spesa finanziata dal Pnrr.
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